VEDI LE STELLE OGNI VOLTA CHE INDOSSI GLI SCARPONI DA SCI?
Mai provato il Bootfitting?
Dopo solo poche ora che indossi gli scarponi da sci non vedi l’ora di toglierli? Sarebbe meraviglioso avere degli scarponi da sci su misura vero? Hai mai sentito parlare del bootfitting? Sai che potrebbe risolvere tutti i tuoi problemi? Grazie al bootfitting hai la possibilità di customizzare lo scarpone da sci in base alle necessità dei tuoi piedi. Fino a poco tempo fa non era una consuetudine degli amatori dello sci, ma è da sempre un passaggio chiave dei professionisti dello sci, quelli che lo praticano a livello agonistico e sai perché?
Perché una performance sciistica è condizionata per il 30% dallo sci e per il 70% dalla scarpa che lo sciatore indossa!
L’errore che spesso viene fatto da chi vende uno scarpone da sci, è quello di “rendere felice” il cliente, proponendogli uno scarpone più comodo e morbido, che non produce quella fastidiosa sensazione di pressione. Solo i più attenti ricorrono al boot fitting per migliorare la calzatura, solo quelli a cui sta veramente a cuore la tua sciata!
Perché il bootfitting è diventata per molti una pratica indispensabile? Per rispondere a questa domanda è necessario sapere come viene realizzato uno scarpone da sci al giorno d’oggi!
Come è fatto lo scarpone da sci?
Una volta lo scarpone era in cuoio. Ora invece, lo scarpone da sci è costituito da una scocca esterna in materiale plastico, lo scafo, che impedisce la deformazione della calzatura. Per questo, soprattutto le prime volte che si indossano, si sente lo scarpone fasciante e da particolarmente fastidio ai piedi. Lo scarpone ideale però, dovrebbe fasciare perfettamente il piede, senza lasciare spazi vuoti. Questo, garantirebbe al piede, una perfetta aderenza alla calzatura, migliorando il contatto dello scarpone con lo sci, e dello sci con la neve. Sì ok, ma dove lasciamo la comodità?
Le componenti strutturali di uno scarpone si dividono in:
Scafo
Lo scafo è un elemento strutturale e la plastica con il quale viene realizzato si differenzia per la durezza. Le sue regolazioni sono limitate grazie ai ganci di chiusura, generalmente quattro, due sul gambaletto e due sul collo dello scarpone.
Gambaletto
Il Gambaletto, altro elemento strutturale di uno scarpone, ha diverse funzioni:
- raccorda lo scarpone con la gamba
- con la sua inclinazione influenza anche la postura dello sciatore che si troverà con le ginocchia più o meno flesse
- rende lo scarpone più o meno reattivo grazie al suo essere elastico e deformabile, quando la tibia esercita pressione contro la linguetta. Questa elasticità si chiama Flex (Flex 10 (o 100) = scarpone “duro”, Flex 6 (o 60) = scarpone “morbido”)
Sul gambaletto troviamo la cinghia velcro detta strap, che chiude lo scarpone in alto.
Scarpetta, la regina del comfort!
È lei, la scarpetta, che determina il comfort dello scarpone e insieme la trasmissione degli impulsi allo scafo. Ma ahimè, una buona scarpetta, deve avere davvero tante virtù:
- DEVE tenere il piede caldo
- DEVE essere morbida
- DEVE mantenere un ottimo contatto con lo scafo
- e sì, DEVE anche asciugarsi in fretta!
E queste sono? Tutte caratteristiche ovviamente contrastanti una con l’altra, ma certo! Non a caso vengono testati i più svariati materiali per la sua realizzazione e ingegneri e tecnici si spendono per trovare la combinazione perfetta, capace di soddisfare tutte queste esigenze.
Chiuso lo scarpone, all’interno della scarpetta troviamo il plantare che non è un elemento strutturale, ma è importantissimo, perché su di lui appoggia il piede e grazie a lui vengono trasmessi gli impulsi agli sci. La scarpetta è perfetta quando il piede si sente perfettamente a suo agio, il tallone e il collo stanno fermi, le dita possono muoversi e non percepisci assolutamente alcun punto di compressione. Ma visto che ogni sciatore è diverso ed ha una percezione soggettiva di qualsiasi fastidio, le case costruttrici hanno pensato bene di inventare le scarpette termoformanti.
E qui entra in gioco il nostro fantastico, e come avrai ben capito, indispensabile, servizio di bootfitting!


Come funziona il boot fitting?
Siccome la morfologia del piede varia da sciatore a sciatore, il boot fitting è la soluzione ideale per avere al piede lo scarpone perfetto, customizzato al millimetro. Per rendere questo possibile, la scarpetta viene riscaldata con un’apposita attrezzatura, lo sciatore vi inserisce il piede e nel successivo raffreddamento la scarpetta ne mantiene l’impronta. Tutto qui dirai… No, questa è la personalizzazione più comune, ma il boot fitting è molte altre cose!
Le principali tecniche del boot fitting consistono nel:
- realizzare il perfect angle: modificando l’allineamento da 0,25 a 2 gradi, attraverso la fresatura della suola e/o l’inserimento di spessori
- modificare gli scafi: fresando o allungando lo scafo, termoformando scafi e scarpette
- allineare il canting laterale: studiando l’inclinazione della gamba
- e altre applicazioni come rialzi, rinforzi, ganci…
Flavio è riconosciuto come uno dei migliori skimen, tanto d’aver conseguito il titolo di Atomic Academy Member, il boot fitting è il suo campo… meglio che chiedere una consulenza a lui!